Le forze israeliane molestano 3 bambini nella parte occupata di Hebron, arrestandone 1

25 gennaio 2017 |International Solidarity Movement, al-Khalil team | Hebron, Palestina occupata

Alle 20:30 del 24 gennaio, due giovani ragazzi palestinesi, di 14 e 12 anni, sono stati fermati per le strade della città vecchia di Hebron da sei soldati israeliani, che erano armati con fucili d’assalto. Hanno accusato i ragazzi di lanciare pietre. I soldati li hanno costretti ad andare in una strada più larga, dove hanno spinto il più grande a terra. Due dei soldati sono saltati su di lui e hanno cercato di tenerlo fermo con la forza. Hanno cercato di mettergli le braccia dietro la schiena per legargli le mani con una stringa, ma inizialmente senza successo, alle prese con il ragazzo per più di 5 minuti. Mentre i soldati erano impegnati a cercare di trattenere il ragazzo più grande, il ragazzo di 12 anni si è allontanato, dimenticato dai soldati.

Base delle forze dell’esercito tra la via Shuhada e la Città Vecchia

Sulla via del ritorno alla base militare con il ragazzo, hanno catturato un altro bambino, di soli 10 anni, e costretto entrambi i bambini all’interno del cancello.

Dopo pochi minuti le forze israeliane nella base militare hanno deciso di liberare il ragazzo più giovane, ma hanno portato il 14enne ad una stazione di polizia speciale. Queste stazioni di polizia sono note per metodi di interrogatorio umiliante e abusi fisici e psicologici.

Dato che la violenza dell’occupazione si intensifica, le forze israeliane sono ancora più preoccupate per la pubblicità negativa. I soldati che scortavano il ragazzo ci hanno minacciati e hanno anche preso le nostre telecamere al fine di distruggere tutte le immagini che erano state prese.

“No Pictures!” – Usare macchine fotografiche non è consentito in questa ‘democrazia solo ebraica’

Questa politica arriva poco dopo che un soldato è stato condannato per omicidio colposo, perché ha eseguito un ordine dal suo comandante, giustiziando un palestinese già gravemente ferito. Ci sono stati più di 230 esecuzioni dal settembre 2015. Solo pochi di loro hanno raggiunto i media mainstream e solo uno ha portato a una possibile punizione, perché è stato ripreso in un video messo su internet.

Ci sono state domande sulla maggior parte degli altri presunti ‘attacchi terroristici’ e un’indagine indipendente è stata richiesta, ma nessuno di questi incidenti mortali hanno portato ad alcuna azione. Omicidi extra-giudiziari di palestinesi accusati, la sottrazione dei loro corpi morti e la distruzione delle loro case di famiglia sono tutte pratiche comuni di questa occupazione. Ma, il mondo raramente viene informato delle atrocità e la giustizia è raramente ricercata.

 

 

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