28 gennaio 2021
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden il 27 gennaio 2021 a Washington, DC [Anna Moneymaker-Pool / Getty Images]
Linda Thomas-Greenfield si è impegnata a combattere ciò che ha chiamato “pregiudizio” contro lo stato sionista di fronte al forum internazionale, qualora la sua candidatura fosse confermata.
Facendo eco al tipo di ostilità nei confronti dell’attivismo pro-palestinese mostrato apertamente dall’amministrazione del predecessore di Biden, Thomas-Greenfield ha dichiarato all’udienza di conferma del Senato: “Non vedo l’ora di stare con Israele, contro l’ingiusto targeting mosso contro quello stato e contro le implacabili risoluzioni proposte ingiustamente contro Israele”. Ha aggiunto che ha anche in programma di lavorare con i suoi colleghi israeliani per rafforzare la sicurezza dello Stato coloniale e “allargare il cerchio della pace”.
Israele impotente di fronte al BDS – Cartoon [Sabaaneh / MiddleEastMonitor]
“È importante che non gli sia permesso di avere voce in capitolo all’ONU, e intendo lavorare contro questo”.
Commentando i cosiddetti “Accordi di Abramo”, l’aspirante ambasciatrice ha affermato di sperare che i paesi che hanno riconosciuto Israele in base agli accordi vedranno anche alcune opportunità per essere “più cooperativi” presso le Nazioni Unite e “più favorevoli” alla presenza di Israele.
Gli attacchi contro l’ONU e il movimento BDS erano caratteristica comune dell’amministrazione Trump. L’affermazione che l’ONU è prevenuta contro Israele è stata una tattica usata frequentemente dall’ex presidente degli Stati Uniti decaduto, per minare l’organismo mondiale.
Nel 2018, l’ambasciatore Nikki Haley ha ritirato gli Stati Uniti dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, accusando il consiglio di “pregiudizio cronico contro Israele”.
Il segretario di Stato di Trump, Mike Pompeo, ha anche bollato il movimento BDS come antisemita, in quello che molti consideravano un attacco al primo emendamento della costituzione americana che garantisce il diritto alla libertà di parola. L
inda Thomas-Greenfield è stata Assistente Segretario di Stato per l’Africa sotto il presidente Barack Obama dal 2013 al 2017. Ha guidato la politica statunitense sull’Africa sub-sahariana durante un periodo di tumultuosi sconvolgimenti, tra cui la mortale epidemia di Ebola del 2014 in Africa occidentale.