15 febbraio 2021 Avner Gvaryahu
Con ogni insediamento e operazione militare, Israele ha aperto la propria strada per l’Aia.

Palestinesi camminano davanti agli edifici distrutti dalle forze militari israeliane nella città settentrionale di Beit Lahiya nella Striscia di Gaza, il 4 agosto 2014 (Emad Nasser / Flash90)
La decisione rilasciata venerdì scorso dalla Corte penale internazionale, che ha confermato che potrebbe indagare su sospetti crimini di guerra commessi da Israele e gruppi palestinesi nei territori occupati, potrebbe essere stata pronunciata da una giuria internazionale, ma è una produzione decisamente israeliana.
Nell’universo occupato dal primo ministro Benjamin Netanyahu e dai suoi propagandisti, la strada di Israele verso L’Aia viene lastricata in modo nefasto nelle sale immacolate dei governi europei, dove attivisti e politici intenzionati a danneggiare l’unico stato ebraico del mondo stanno covando complotti antisemiti, usando il diritto internazionale come un mantello. Continue reading