Internazionali e Palestinesi arrestati nella manifestazione a Bil’in

13 novembre 2015 | International Solidarity Movement,  Nablus team| Nablus, Palestina occupata

Quattro difensori dei diritti umani sono stati arrestati questo pomeriggio ad una dimostrazione contro il muro dell’apartheid a Bil’in.  Circa sessanta paesani e sostenitori sparsi su tutta la valle e i difensori dei diritti umani stavano pacificamente monitorando la situazione quando sono stati attaccati.

L’attivista palestinese Mohammed Khatib, l’attivista americano ebreo Code Pink, un attivista finlandese e un attivista italiano, Antonio Fresta, sono stati arrestati. Antonio è stato aggredito e ripetutamente spruzzato di peperoncino da distanza ravvicinata in faccia.  Essi sono attualmente ancora in detenzione.

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Uomo italiano brutalmente attaccato con spray al peperoncino e arrestato

Circa alle 13, due donne, una americana e una scandinava, stavano camminando lungo la strada vicino al muro con 3 altre persone quando le forze israeliane sono avanzate e hanno arrestato entrambi. Quando Mohammad al-Khatib si è  avvicinato alle forze israeliane e ha domandato perché le donne erano in stato di detenzione, fu anche lui arrestato. I soldati poi hannk sparato diversi colpi di gas lacrimogeni su tutta la valle e sono corsi dietro a un cileno e un italiano che facevano riprese nelle vicinanze.

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Secondo il volontario Australiano di ISM  Phoebe, che era anche presente alla scena, “c’erano solo pochi uomini a lanciare pietre al muro, lontano da due jeep e lontano da quelli che hanno arrestato e poi sembravano venire direttamente per i nostri amici e arrestare anche il primo palestinese che è venuto vicino a loro.

“Mentre si allontana dalla pioggia di gas lacrimogeni, l’italiano è stato inseguito, picchiato e pepper-spruzzato più volte, prima di essere arrestato e trascinato in una jeep da forze israeliane. Nonostante il fatto che egli non resistevw all’arresto né violava qualsiasi legge percepibile nelle sue azioni, gli è stata negata l’assistenza medica dal vicino soccorso medico ed è stato preso direttamente in custodia.  L’attivista cileno ha dichiarato “correvamo perché stavano filmando e penso che Antonio è caduto. Lo hanno spruzzato diritto negli occhi ancora e ancora. Ho detto loro che non stiamo facendo niente di male, ma poi hanno continuato.”

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