Israele: la caccia all’uomo per i prigionieri evasi non porta a nulla

https://www.middleeastmonitor.com/
8 settembre 2021 
Per il terzo giorno consecutivo, i servizi di sicurezza e di intelligence israeliani continuano la loro massiccia caccia all’uomo per i sei prigionieri palestinesi fuggiti dalla prigione di massima sicurezza di Gilboa durante la notte di domenica. Finora, i loro sforzi non hanno avuto successo.

Le forze israeliane hanno chiuso il checkpoint di Jalamah tra la città di Jenin in Cisgiordania e Israele dopo che 6 prigionieri palestinesi sono fuggiti dalla prigione israeliana, il 6 settembre 2021 [Nedal Eshtaya/Anadolu Agency]

Un funzionario del servizio carcerario israeliano ha descritto la fuga dei sei prigionieri palestinesi come “un grave fallimento della sicurezza e dell’intelligence”. I gruppi della resistenza palestinese lo hanno salutato come “atto eroico”.

Secondo un rapporto su Israel Channel 13 TV, “Non ci sono informazioni tangibili di intelligence sul tavolo per lo Shin Bet [agenzia di sicurezza interna], gli investigatori della polizia o chiunque altro. Questo è un grosso problema”.

Il giornalista ha sottolineato che la tattica principale è quella di esercitare pressione sul campo. Molti ufficiali sono stati dispiegati in tutta la terra palestinese occupata e in Israele contemporaneamente.

La polizia ha avvertito i membri del pubblico di essere cauti e di segnalare qualsiasi cosa sospetta. Credono che i prigionieri abbiano ottenuto armi non appena sono fuggiti, quindi qualsiasi tentativo di arrestarli potrebbe portare a uno scontro armato.

Le riprese della CCTV hanno mostrato due dei prigionieri diretti a nord verso la città araba israeliana di Tamra. Altri due si sono diretti a Bisan nell’est, dove hanno preso un taxi.

Secondo diversi resoconti dei media israeliani, la polizia ha ridotto il numero dei posti di blocco da 200 a 89. La maggior parte di quelli rimasti si trovano nelle aree di attrito tra Israele e la Cisgiordania occupata.

Mercoledì mattina, le forze di occupazione israeliane hanno iniziato a fare irruzione nelle case dei parenti dei prigionieri. Alcuni sono stati arrestati e interrogati nel tentativo di raccogliere informazioni che potrebbero portare la polizia a dove si trovano i fuggitivi.

This entry was posted in info and tagged , . Bookmark the permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *