Sam Smith, per favore unisciti ai palestinesi nella nostra lotta per la giustizia e l’uguaglianza

30 marzo 2023, Palestinian Campaign for the Academic and Cultural Boycott of Israel (PACBI)

Sam Smith, Please Join Palestinians in Our Struggle for Justice and Equality | BDS Movement

L’artista britannico vincitore del Grammy si esibirà al Summer in the City Festival nell’apartheid di Tel Aviv il 31 maggio. I palestinesi gli chiedono di ritirarsi.

In quanto palestinesi che lottano per i nostri diritti sotto la violenta oppressione dell’apartheid israeliano, la lotta costante per esistere ed essere semplicemente ciò che siamo pesa molto su di noi. Ma non ci arrenderemo.

Artisti come te si sono trovati di fronte a discriminazioni odiose, dando potere a molti in tutto il mondo. Ci auguriamo che continuerai a ispirare coloro che lottano contro tutte le forme di razzismo e discriminazione annullando la tua esibizione nell’Israele dell’apartheid finché noi, come palestinesi, non saremo liberi di essere ciò che siamo, finché non potremo godere di libertà, giustizia e pari diritti.

Come parte della nostra lotta di liberazione, noi, la più ampia coalizione di organizzazioni della società civile palestinese e movimenti di massa, inclusi gruppi culturali, femministi, queer e trans, e giovanili, chiediamo agli artisti internazionali di non esibirsi nell’Israele dell’apartheid fino a quando i nostri diritti fondamentali non saranno rispettati.

Il nostro appello è ancora più urgente oggi, mentre affrontiamo la violenza sfrenata del governo israeliano più di estrema destra, razzista, fondamentalista, trans e omofobo di sempre.

Tanto per fare un esempio, un ministro del governo ha chiesto che una città palestinese venga “spazzata via” pochi giorni dopo che le milizie estremiste sostenute dal governo l’avevano incendiata. Ha anche affermato con orgoglio di essere un “omofobo fascista”.

Il potere è nelle mani di artisti come te di rifiutarsi di associarsi o di lavare in altro modo un sistema ingiusto. È quello che hanno fatto gli artisti in risposta agli appelli dei neri sudafricani che vivevano sotto il regime di apartheid del loro paese e agli appelli di oggi a non esibirsi negli Stati Uniti per le politiche anti-queer e trans.

Chiediamo di usare questo potere rispettando la nostra richiesta a tutti gli artisti partecipanti di ritirarsi dal festival Summer in the City nell’apartheid di Tel Aviv.

Indipendentemente dalle tue intenzioni, la partecipazione al festival fornirà solo a Israele la copertura artistica di cui ha bisogno per continuare i suoi attacchi dilaganti alla vita palestinese.

Come le comunità oppresse nel corso della storia, abbiamo elaborato un modo per le persone di coscienza in tutto il mondo di stare insieme a noi nella nostra lotta. E lo hanno fatto.

Ti uniresti a migliaia di artisti, inclusi più di 200 registi queer e trans, che si sono impegnati a rispettare il nostro picchetto nonviolento, a non fare del male alla nostra decennale lotta per la libertà. Per favore, cancella la tua esibizione nell’Israele dell’apartheid.

 

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