Israele ha raso al suolo 54 strutture di proprietà palestinese, sfollando 66 persone a luglio: ONU

https://en.abna24.com/        30 luglio 2023

Le Nazioni Unite affermano che le autorità e le forze militari israeliane hanno demolito 54 strutture di proprietà palestinese a East al-Quds, nella più grande divisione della Cisgiordania occupata, a luglio.

Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), un totale di 66 palestinesi, tra cui 34 bambini, sono stati sfollati a causa delle demolizioni avvenute tra il 5 e il 24 luglio e  oltre 795 altre persone sono stati colpiti con la privazione dei mezzi di sussistenza

L’organismo delle Nazioni Unite ha affermato nel suo rapporto che 16 delle strutture colpite sono state fornite da donatori, di cui 15 sono state demolite in un unico incidente nell’area di al-Muntar di al-Quds, mentre l’unica struttura rimanente è stata distrutta nella città di Beit Jala.

Il rapporto ha evidenziato che l’80% delle strutture colpite (43) si trovava nell’Area C della Cisgiordania, che costituisce circa il 61% del territorio ed è sotto il pieno controllo militare israeliano.

Le altre 11 strutture sono state demolite a East al-Quds, comprese nove strutture residenziali, provocando lo sfollamento di cinque famiglie, comprendenti 24 persone, tra cui 12 bambini.

Otto delle 11 strutture demolite in quella zona sono state distrutte dai loro proprietari per evitare il pagamento di multe alle autorità israeliane.

Inoltre, le autorità israeliane hanno demolito due strutture legate all’agricoltura nel distretto di Birin, in Cisgiordania, con il falso pretesto di violare una terra di proprietà del regime.

Il rapporto dell’OCHA afferma che le forze israeliane, oltre alle demolizioni, agli sgomberi e allo sfollamento forzato, hanno sparato e ucciso 10 palestinesi, tra cui bambini, tra il 4 e il 27 luglio durante raid separati a Nablus, Qalqilya e Ramallah.

Inoltre, ha affermato l’organismo delle Nazioni Unite, 352 palestinesi, tra cui almeno 56 bambini, sono stati feriti dalle forze israeliane in tutta la Cisgiordania durante il suddetto periodo. Almeno 26 dei minori sono stati colpiti da proiettili veri.

Israele demolisce regolarmente le case palestinesi nella Cisgiordania occupata e ad est di al-Quds, sostenendo che le strutture sono state costruite senza permessi, che sono quasi impossibili da ottenere. A volte ordinano anche ai proprietari palestinesi di demolire le proprie case o di pagare i costi della demolizione.

Israele ha già occupato migliaia di dunum di terreno agricolo palestinese per costruire ed espandere nuove unità di coloni illegali in varie aree della Cisgiordania.

Più di 600.000 israeliani vivono in oltre 230 insediamenti costruiti dall’occupazione israeliana del 1967 dei territori palestinesi della Cisgiordania e di al-Quds.

Tutti gli insediamenti israeliani sono illegali secondo il diritto internazionale. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato le attività di insediamento di Israele nei territori occupati in diverse risoluzioni.

I palestinesi vogliono la Cisgiordania come parte di un futuro stato indipendente con al-Quds orientale come capitale.

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