19 Settembre 2015 | International Solidarity Movement, Al-Khalil Team | Hebron, Palestina Occupata
I bambini della famiglia Jabari del quartiere Jabari di Hebron cantano davanti ad uno show televisivo per bambini. E’ un sabato mattina soleggiato, privo di nuvole, ma in una piccola casa sei bambini sono seduti davanti alla mamma che spiega il perchè non si può uscire di casa a causa della presenza dei coloni. I bimbi passano il loro tempo cantando qualunque tipo di canzone proveniente dalla televisione.
Una immensa illegale colonia israeliana, Kiryat Arba – che ospita approssimativamente ottomila coloni – si affaccia direttamente sulla casa della famiglia Jabari; quel sabato non è stata l’unica volta che ci sono stati problemi.
Una sinagoga è stata costruita proprio dietro la loro casa, affiancata da una stazione di polizia israeliana. Tutte queste strutture sono collegate da un percorso che porta i coloni israeliani all’interno della proprietà della famiglia Jabari. “I coloni saltano dietro la nostra casa durante la notte e colpiscono le finestre dove dormono i bambini, terrorizzandoli.“
Osservatori internazionali dei diritti umani dell’ISM and di altre organizzazioni, hanno fornito supporto fisico (con la loro presenza) alla famiglia che, con così tanti bambini presenti nella casa, soffre anche del problema della mancanza di acqua corrente dal periodo della Seconda Intifada. Il loro pozzo, situato di fronte alla casa, contiene più rifiuti che acqua e una volta che la famiglia risparmia abbastanza per ripararlo, questo viene danneggiato un mese si e uno no.
“Durante la festa ebraica, i coloni riempiono le strade pregando vivacemente. Ci hanno riempito di parolacce.”. I coloni hanno costruito una sinagoga illegamente e la corte israeliana ne ha ordinato la demolizione. Nonostante ciò una grande ingiustizia persiste. La terra, appartenente ai palestinesi, è stata dichiarata dalle forze israeliane come “zona militare chiusa”, che tradotto significa chiusa per tutti tranne che per le forze militari israeliane. Malgrado ciò, l’area è frequentata costantemente dai coloni per pregare sotto la protezione dell’esercito israeliano, mentre ai palestinesi è vietato completamente l’ingresso.
Alla famiglia Jabari è garantita la presenza degli internazionali ma anche la violenza dei coloni, i loro abusi e la costante intrusione nella loro vita.