30 Marzo 2014 / Fonte: The Electronic Intifada, Ali Abunimah

le forze di occupazione israeliane arrestano un giovane palestinese durante una manifestazione per la Giornata della Terra, 29 Marzo 2014.(Saeed Qaq / APA images)
Amnesty International ha avvertito Israele di evitare una repressione violenta nei confronti delle proteste che i palestrinesi svolgeranno questo weekend per commemorare la Giornata della Terra nell’odierno Israele, nella West Bank occupata e nella Striscia di Gaza.
Nonstante questo avvertimento, le forze di occupazione israeliane e i coloni hanno continuato i loro violenti attacchi contro i palestinesi in diverse località.
Ogni 30 marzo, i palestinesi commemorano l’uccisione da parte della polizia israeliana di sei cittadini palestinesi che stavano prendendo parte ad una manifestazione contro la confisca di terre e la discriminazione portata avanti dallo stato in Galilea, avvenuta nel 1976.
“Tra le notizie di piani per sgomberi forzati dei Beduini nel Negev/Naqab, le demolizioni di case palestinesi nella West Bank e l’imposizione spesso letale di zone off-limits a Gaza, le manifestazioni per la Giornata della Terra saranno indirizzate contro le politiche odierne e allo stesso tempo commemoreranno degli eventi storici. Le forze israeliane non devono fare ricorso ad un uso della forza non necessario o eccessivo, cosa successa molto spesso in passato,” ha affermato Philip Luther, direttore del programma per il Medio Oriente e il Nord Africa di Amnesty International, in un comunicato stampa.
Luther ha ricordato che in un report pubblicato lo scorso mese, intitolato Trigger-happy: Israel’s use of excessive force in the West Bank, Amnesty ha rivelato che le forze israeliane “di routine ricorrono ad un uso della forza non necessario, arbitrario, e eccessivo nei confronti dei manifestanti palestinesi” nella West Bank occupata e che “negli ultimi anni dozzine di manifestanti palestinesi che non costituivano nessuna minaccia imminente, inclusi dei bambini, sono stati uccisi nella quasi più totale impunità.”
– Sciopero
Nelle città e nei villaggi di tutta la Galilea nell’odierno stato di Israele, i palestinesi hanno svolto uno sciopero generale durante tutto il weekend e hanno preso parte ad iniziative pubbliche per commemorare la Giornata della Terra, compreso l’allestimento di corone di fiori nei pressi del monumento in memoria delle persone uccise nel 1976.
La pubblicazione Arabs 48, che si concentra sulla situazione dei cittadini palestinesi di Israele, ha pubblicato delle fotografie che testimoniano della partecipazione generalizzata allo sciopero lanciato dai leader delle comunità.

dei palestinesi piantano degli alberi per commerorare la Giornata della Terra a Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza occupata, 30 marzo 2014. (Ashraf Amra / APA images)
– Giornalisti feriti
Venerdì, le forze di occupazione hanno sparato gas lacrimogeni e granate assordanti contro degli abitanti che stavano tentando di piantare degli ulivi a Burin, vicino a Nablus.
Sempre venerdì, le forze di occupazione israeliane hanno sparato e ferito un giovane palestinese nella “buffer zone” a est di Jabaliya vicino al confine est della Striscia di Gaza con l’odierno stato di Israele.
La polizia di occupazione israeliana “sabato ha usato la forza per disperdere una manifestazione di palestinesi a Gerusalemme Est occupata, ferendo diverse persone, tra cui due giornalisti,” ha riportato Ma’an News Agency.
– Invasioni di case
Nel frattempo, durante delle invasioni notturne di case nelle prime ore di sabato, le forze di occupazione israeliane hanno saccheggiato diverse case e arrestato tre giovani nel villaggio di Jabaa nella West Bank occupata. Le forze di occupazione hanno svolto altri attacchi simili nel villaggio Issawiyeh, Gerusalemme Est occupata, e vicino a Betlemme, arrestando almeno tre altre persone.
– Attacchi dei coloni
Sabato, ad Hebron, dozzine di coloni israeliani hanno attaccato delle “case palestinesi “ mentre “le forze israeliane hanno risposto alle lamentele trattenendo in stato di fermo dei palestinesi,” secondo quanto riportato da Ma’an News Agency.
Dei testimoni hanno raccontato che dei coloni dell’insediamento illegale di Kiryat Arba “hanno lanciato delle pietre contro delle case palestinesi nei quartieri di al-Jaabari e al-Raas vicino a Hebron” mentre “le truppe israeliane hanno scortato i coloni, che oltre a lanciare pietre, hanno insultato i palestinesi.”