12 Settembre 2015 | International Solidarity Movement, al-Khalil Team | Hebron, Palestina Occupata
Domenica notte un osservatore internazionale dei diritti umani è stato arrestato dalle forze israeliane con false accuse ad al-Khalil (Hebron) nella Palestina Occupata.
L’attivista (in compagnia di un altro volontario, ndt.) è stata trattenuta dai soldati israeliani mentre lasciava una casa nel quartiere di Tel Rumeida di al-Khalil. Pochi minuti dopo sono sopraggiunti un gruppo di sette soldati come rinforzo. L’unica comunicazione fornita dai soldati in inglese ai due volontari, che non parlavano ebraico, era relativa all’obbligo di aspettare l’arrivo della polizia per chiedere una spiegazione riguardo la loro detenzione.
Al loro arrivo, i poliziotti hanno immediatamente preso il passaporto ad uno degli internazionali, senza neanche chiedere di vedere il passaporto dell’altro volontario. Il poliziotto non parlava inglese, un soldato ha dovuto tradurre all’attivista le accuse che il poliziotto le aveva rivolto e le hanno comunicato l’obbligo di andare alla stazione di polizia. Il soldato che illegamente accusava l’internazionale, è stato presente tutto il tempo alla stazione di polizia eccetto che durante l’interrogatorio.
L’internazionale è stata rilasciata solo dopo aver firmato un foglio in cui veniva le veniva imposto il divieto di entrare sia nella zona ebraica (occupata illegalmente, ndt) della città sia attraverso qualunque checkpoint per una settimana. Una spiegazione sul significato di tutto ciò non è stata fornita dalle forze israeliane, alle quali serviva la certezza che all’attivista non fosse permesso il libero accesso a tutte le zone della città fino a sabato, aumentando la possibilità di poter concretizzare l’arresto della volontaria in caso di violazione.
Questo è un chiaro tentativo di impedire le attività che un osservatore di diritti umani compie, un tentativo di fermare l’attivista dal documentare e riportare le violenze contro i palestinesi, le violazioni dei diritti umani e della legge internazionale da parte delle forze israeliane.
Ad al-Khalil (Hebron), con la presenza di insediamento illegale proprio al centro della città, avvengono fin troppo spesso violenze da parte dei coloni o soldati ai danni dei palestinesi. Le organizzazioni dei diritti umani documentano e riportano incidenti quotidiani per mostrare al mondo l’impatto dell’occupazione militare in Palestina e per accrescerne la consapevolezza.