Israele-apartheid: il “cane rabbioso” che morde la mano che lo nutre

31 marzo 2023 – Palestinian BDS National Committee (BNC)

Apartheid Israel: The “mad dog” biting the hand that feeds it | BDS Movement


Il famigerato criminale di guerra israeliano Moshe Dayan una volta disse: “Israele deve essere come un cane rabbioso, troppo pericoloso per preoccuparsi”.
Ubriaco di impunità e di impareggiabile influenza a Washington e a Bruxelles, questo cane rabbioso sta ora mordendo la mano che gli dà da mangiare, ma vuole che l’alimentazione continui.

In risposta alle deboli critiche di Biden alla svolta smascherata del governo israeliano di estrema destra verso l’autoritarismo e l’abbandono della farsa dei due stati, i leader israeliani si sono scagliati contro gli Stati Uniti, ignorando il loro ruolo di indispensabile finanziatore, promotore e difensore dell’apartheid in Israele.

Netanyahu ha criticato Biden: “Israele è un paese sovrano che prende le sue decisioni per volontà del suo popolo e non sulla base di pressioni dall’estero, anche dai migliori amici”. Ma l’amico, continua a far arrivare quei miliardi di dollari, armi e veti delle Nazioni Unite, incondizionatamente.

Rimproverando Biden, il fanatico ministro della “sicurezza nazionale” israeliano Ben-Gvir, condannato per aver sostenuto il terrorismo, ha affermato che Israele “non è un’altra stella sulla bandiera americana”, dimenticando che nessuno stato negli Stati Uniti ha mai avuto tanta influenza a Washington quanto questa non stella.

Per quanti anni può durare il brutale regime di colonialismo israeliano contro i palestinesi indigeni senza che gli Stati Uniti armino, finanziano, tengono sotto controllo i suoi barboncini europei e, cosa più importante, esercitano il loro randello contro chiunque suggerisca responsabilità?

È ora di mostrare al cane rabbiosoil suo posto. Intensifichiamo la pressione sull’amministrazione complice degli Stati Uniti, partner criminale di Israele dell’apartheid, per fermare i suoi finanziamenti militari e il suo spietato bullismo nei confronti di coloro che sostengono l’appello palestinese per sanzioni contro l’apartheid, mirate e legali.

 

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