31 maggio 2023 | BNC (Palestinian BDS National Committee) https://bdsmovement.net/news/right-live-without-arabs
Il Segretario alla Giustizia degli Stati Uniti ha appena detto cosa in un recente incontro alla Casa Bianca?
“I neri stanno comprando appartamenti nelle città bianche del sud e questo sta spingendo i bianchi fuori da queste città, perché non vogliono vivere con i neri. Bisogna assicurarsi che ci siano giudici che lo capiscano nella Corte Suprema”.
Non l’ha fatto. Un funzionario americano non oserebbe dirlo oggi. Ma sostituendo “neri” con “arabi” e “bianchi” con “ebrei”, si ottiene esattamente ciò che il ministro della Giustizia israeliano, Yariv Levin, ha detto di recente per giustificare la spinta del suo governo di estrema destra per la “riforma” giudiziaria.
“Gli arabi stanno comprando appartamenti nelle città ebraiche della Galilea e questo sta cacciando gli ebrei da queste città, perché non vogliono vivere con gli arabi. Bisogna assicurarsi che ci siano giudici che lo capiscano nella Corte Suprema”, ha detto Levin.
Questo non è l’equivalente di un leader del KKK negli Stati Uniti o di un capo di un partito fascista marginale in Europa che lo dice. Questo è un alto leader israeliano. L’equivalente più vicino sono le dichiarazioni dei leader del defunto regime di apartheid in Sud Africa.
Il fatto che la citazione di Levin cerca di nascondere, però, è che la Corte Suprema di Israele è già stata per decenni un pilastro di ciò che B’Tselem chiama: “Un regime di supremazia ebraica dal fiume Giordano al Mar Mediterraneo: questo è l’apartheid”.
La corte ha costantemente respinto le richieste di piena uguaglianza dei cittadini israeliani in quanto ciò rappresenterebbe una minaccia esistenziale per Israele come stato a supremazia ebraica.
La Corte Suprema ha approvato decine di leggi razziste che hanno reso disponibile il 93% della terra all’interno dei confini israeliani precedenti al 1967 solo ai suoi cittadini ebrei, negando ai cittadini indigeni palestinesi il diritto di acquistare o addirittura affittare terreni in quella zona.
Ha anche confermato una legge che autorizza i “comitati di ammissione” degli insediamenti per soli ebrei costruiti su terreni demaniali nel Naqab (Negev) e in Galilea a filtrare i palestinesi respingendo le richieste di alloggio se ritenute “inadatte alla vita sociale della comunità”.
Questi comitati, che includono un rappresentante dell’Agenzia ebraica razzista o dell’Organizzazione sionista mondiale, sono autorizzati ad adottare criteri di ammissione unici per l’esclusione basati sulle loro “caratteristiche speciali”, come avere una “visione sionista”.
Fin dalla sua creazione attraverso la pulizia etnica, Israele è sempre stata una colonia che ha imposto un regime di apartheid contro i palestinesi indigeni: una “democrazia herrenvolk” per i coloni e una brutale tirannia per i palestinesi.
Per ulteriori letture, dai un’occhiata alla nostra analisi del nuovo governo di estrema destra israeliano.