23 novembre 2023
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Gli Stati Uniti, che rimangono in silenzio sui crimini di guerra di Israele a Gaza, hanno anche una lunga fedina penale in Siria dove hanno causato la morte di migliaia di civili attraverso gli attacchi della coalizione che ha guidato durante la guerra civile, riferisce l’ Anadolu Agency.
Dal 7 ottobre, a Gaza, più di 14.532 persone hanno perso la vita in attacchi israeliani, oltre 6.000 di loro sono bambini e 4.000 donne.
Gli Stati Uniti e i paesi occidentali non solo sono rimasti in silenzio di fronte al fatto che Israele ha preso di mira ospedali, luoghi di culto e scuole a Gaza, uccidendo migliaia di civili, ma hanno anche apertamente approvato gli attacchi nelle loro dichiarazioni.
I leader occidentali visitarono Israele durante il periodo di guerra, continuando la vendita di armi e le spedizioni.
L’amministrazione degli Stati Uniti ha ribadito il suo sostegno incondizionato a Israele in tutte le sue azioni, sottolineando come non ci sia limite a questa assistenza, sia militarmente che politicamente.
L’amministrazione degli Stati Uniti ha aperto la strada al proseguimento del massacro ponendo il veto alle risoluzioni sul cessate il fuoco relative a Gaza in seno al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Solo dopo che il numero di cittadini di Gaza uccisi da Israele ha superato gli 11.000, l’amministrazione degli Stati Uniti ha iniziato a inviare messaggi velati a Israele, chiamando il paese ad agire in conformità con il diritto internazionale, per ammorbidire le reazioni internazionali e nazionali.
I recenti eventi a Gaza ricordano i migliaia di civili che hanno perso la vita negli attacchi delle forze della coalizione guidata dagli Stati Uniti contro il gruppo terroristico Daesh nella guerra civile siriana.
Un totale di 3.051 civili hanno perso la vita negli attacchi della coalizione nelle province siriane di Raqqa, Aleppo, Deir ez-Zor, Al-Hasakah, Idlib, Homs e Dera dal 2014 al 2023.
Secondo il rapporto della Rete siriana per i diritti umani (SNHR), nei bombardamenti tra il 2014 e il 2020 i “centri di vita civile”, compresi i luoghi di culto, le scuole e i mercati, sono stati presi di mira almeno 181 volte.
Il rapporto ha classificato come “massacro” gli attacchi in cui almeno cinque civili hanno perso la vita, rivelando come le forze della coalizione abbiano commesso almeno 172 massacri.
Tra le vittime degli attacchi delle forze della coalizione, 926 erano bambini, mentre 658 erano donne.
A seguito degli attacchi delle forze della coalizione, guidate dagli Stati Uniti, più di 560.000 civili hanno dovuto evacuare le loro case nelle province di Raqqa, Deir ez-Zor e Al-Hasakah.