Una guerra a Gaza e un’altra in Cisgiordania

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10 dicembre 2023      Diana Khwaelid

7 dicembre 2023 | International Solidarity Movement | Tulkarem

Il fuoco della guerra tra Hamas e Israele iniziata il 7 ottobre non ha bruciato solo la popolazione civile di Gaza. Anche i civili palestinesi in Cisgiordania ne hanno assaggiato la loro parte.
Il 7 dicembre le forze di occupazione israeliane hanno nuovamente preso d’assalto la città di Tulkarem. Lo hanno fatto a tarda notte, con dozzine di veicoli militari, compresi i bulldozer D9 che sono stati utilizzati dall’esercito israeliano per distruggere strade e infrastrutture in tutte le precedenti incursioni nei campi di Tulkarem, Nur Shams, Jenin e Balata.

Le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno circondato l’ospedale governativo Thabet Thabet della città e hanno ostacolato il movimento delle ambulanze. Le ambulanze sono state fermate e ispezionate dopo essere riuscite a raggiungere alcuni palestinesi feriti.

Le Foi hanno anche preso d’assalto il campo profughi di Tulkarem, nella città, distruggendo la strada principale del campo. Ma in quest’ultima incursione, è stata la popolazione del campo profughi di Nur Shams – situato a tre chilometri a est di Tulkarem – a subire i danni più pesanti.

Le forze di occupazione israeliane hanno sfondato l’ingresso principale del campo profughi di Nur Shams per la settima volta quest’anno. Testimoni oculari hanno affermato che le forze di occupazione hanno utilizzato i bulldozer per distruggere le infrastrutture e le strade del campo, comprese le strade principali del quartiere di Al-Damaj.

Le infrastrutture civili vitali, come le reti idriche e fognarie, sono state distrutte, poiché strade e vie sono diventate una zona pericolosa per tutti i residenti del campo, compresi donne e bambini.

Le Foi non hanno risparmiato neanche le scuole. Anche l’ingresso principale della scuola dell’UNRWA nel campo è stato distrutto, mentre il muro di un’altra scuola è stato parzialmente demolito.

Nel frattempo, gli abitanti del campo di Tulkarem hanno seppellito il corpo del martire Ayman Anbar, 47 anni, ferito da un proiettile vero sparato da un soldato israeliano durante il penultimo raid nel campo, avvenuto il 14 novembre. Abu Lamin è rimasto nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale specializzato di Nablus per quasi tre settimane prima di soccombere alle ferite. Lascia la moglie e la famiglia, compresa Lamis, la figlia di 8 anni.

A Lamis Anbar si sono uniti i residenti del campo di Tulkarem nel piangere il corpo di suo padre e nel salutarlo per l’ultima volta.

Secondo le ultime statistiche del Ministero della Sanità palestinese, il numero dei martiri palestinesi dall’inizio di quest’anno ha raggiunto i 18.019, mentre 55.069 palestinesi sono rimasti feriti e 9.029 arrestati.

Secondo il Ministero della Sanità palestinese, il numero dei martiri in Cisgiordania dal 7 ottobre è arrivato a 274.

Dal 7 ottobre la città di Tulkarem ha registrato 44 martiri palestinesi

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