Israele prende di mira i giovani palestinesi in Cisgiordania

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8 gennaio 2025       Diana Khwaelid    Nablus 

Cosa accadrà alla prossima generazione di giovani se Israele continuerà a prendere di mira e uccidere i bambini palestinesi?

Corteo funebre giovanile

Il popolo palestinese sta attraversando un periodo difficile, che rispecchia le sfide affrontate durante la prima e la seconda Intifada, forse anche di più. Questa lotta si è solo intensificata da quando Israele ha lanciato la sua guerra di annientamento su Gaza il 7 ottobre, che continua ancora oggi. Gaza è stata ridotta a una landa desolata, inadatta all’abitazione umana. Nel frattempo, la Cisgiordania rimane in uno stato di attesa. Sebbene le varie città, villaggi e campi profughi della Cisgiordania abbiano già fornito decine di martiri, prigionieri e feriti, l’escalation delle sue operazioni da parte di Israele minaccia di trasformare la Cisgiordania in un’altra area devastata.

*Nablus* Nella città di Nablus, nella Cisgiordania settentrionale, le forze di occupazione israeliane hanno lanciato diverse incursioni. In meno di una settimana, hanno assaltato due volte i campi profughi, causando la morte di due palestinesi.

Un giovane coinvolto nel funerale

Il primo martire, Mohammed Amer, un diciottenne del campo di Balata, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dalle forze israeliane il 4 gennaio durante il raid del campo. Mohammed era l’unico maschio della sua famiglia, lasciando sette sorelle.

 

Addio al martire Mohammed Amer

Il secondo martire, il diciassettenne Moataz Al-Madani del campo di Askar, è stato anch’egli ucciso dalle forze israeliane la notte del 6 gennaio, durante un raid nel suo campo. Oggi, la gente di Askar ha pianto la sua morte, scandendo slogan di rabbia, vendetta e resistenza.

Martire Moataz Al-Madani

*Il piano di Israele per cancellare la questione dei rifugiati palestinesi* La campagna di Israele per smantellare i campi profughi palestinesi in Cisgiordania, in particolare nel nord, è iniziata quasi due anni fa all’inizio del 2023. La campagna si è intensificata nell’agosto 2024 con il nome di “Operazione Campi estivi”. Le forze israeliane erano di stanza nei campi profughi di Tulkarem, Nablus, Jenin, Tubas, Gerico e Qalqilya.

Decine di palestinesi sono stati uccisi, con le città di Tulkarem e Jenin che hanno assistito al numero più alto di martiri, secondo l’Organizzazione sanitaria palestinese. I campi profughi di Nablus, tra cui Balata e Askar, sono stati frequenti obiettivi delle forze di occupazione israeliane.

Campo di Askar

*Israele apre la guerra ai palestinesi* Secondo le statistiche del Dipartimento sanitario palestinese, almeno 94 martiri sono caduti a Nablus dall’inizio del genocidio israeliano a Gaza. Il numero totale di martiri in Cisgiordania ha raggiunto quota 838, di cui 172 sono bambini, 16 donne e 12 anziani. Inoltre, 179 corpi sono trattenuti dalle forze israeliane.

Veicolo militare israeliano

Fin dall’inizio della guerra a Gaza, Israele ha dimostrato di non fare distinzioni tra i suoi obiettivi: nessuno, giovane o vecchio, uomo o donna, è risparmiato. Questa violenza indiscriminata è stata evidente sia a Gaza che in Cisgiordania, creando un’atmosfera pervasiva di paura e insicurezza tra i palestinesi. Non si sentono più al sicuro nelle loro case. L’attuale stato di tensione, ansia e pericolo quotidiano è diventato una realtà ineluttabile per i palestinesi che vivono sotto occupazione.

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