13 luglio 2021 | International Solidarity Movement | Gaza

I pescatori palestinesi protestano contro la violenza israeliana e le restrizioni sui loro mezzi di sussistenza
Domenica scorsa il sindacato dei pescatori nella Striscia di Gaza ha organizzato un sit-in di protesta e una conferenza stampa, chiedendo la fine degli abusi israeliani contro i pescatori e l’espansione delle aree di pesca nel mare di Gaza.
Decine di pescatori hanno preso parte alla veglia del porto di Gaza sotto il titolo ‘un grido dai pescatori di Gaza’.
Durante la manifestazione sono stati lanciati in cielo palloncini con le foto dei pescatori martirizzati dall’occupazione israeliana. I manifestanti hanno anche alzato striscioni sia in arabo che in inglese chiedendo la riespansione delle zone di pesca e la fine degli attacchi ai pescherecci.

I manifestanti attaccano ai palloncini le foto dei pescatori palestinesi uccisi dalle forze di occupazione israeliane
Il capo del sindacato dei pescatori, Nizar Ayyash, ha dichiarato che l’occupazione israeliana continua a violare i diritti dei pescatori nel mare di Gaza, violando regolamenti e leggi internazionali.
Durante la conferenza, Ayyash ha aggiunto che queste violazioni rappresentano una minaccia continua per la vita di circa 4.500 pescatori, la cui unica fonte di reddito è la pesca. Ha esortato la comunità internazionale a fare pressione sull’occupazione per espandere nuovamente la zona di pesca e consentire ai pescatori di guadagnarsi da vivere.
L’industria della pesca di Gaza è stata decimata, soprattutto negli ultimi cinque anni, a causa delle restrizioni israeliane sempre più punitive sui luoghi in cui le barche palestinesi possono pescare. I pescatori subiscono continue vessazioni e violenze da parte delle navi militari israeliane. Dal 2005, secondo il sindacato, 14 pescatori sono stati uccisi, 32 feriti e 450 arrestati.
Ayyash ha denunciato diversi crimini recenti commessi dall’occupazione, tra cui l’uccisione di tre membri della famiglia Al-Lahham dopo che una nave israeliana si è schiantata contro la loro barca, e un altro pescatore che ha perso la vista a causa dei proiettili diretti contro di lui. I soldati israeliani hanno anche affondato alcune barche di pescatori, facendo perdere loro la loro unica fonte di sostentamento.

I manifestanti portano cartelli che chiedono a Israele di aprire le frontiere marittime e di cessare di sparare sui pescatori
Ayyash ha anche sottolineato che l’ultimo bombardamento israeliano di Gaza a maggio ha colpito i pescatori per la perdita di attrezzature da lavoro e reti a causa dei pesanti bombardamenti. Ha invitato la comunità a stare dalla loro parte.
Il capo del sindacato dei pescatori ha anche chiesto alla comunità internazionale e alle sue organizzazioni di sostenere i pescatori di Gaza aiutando a porre fine alla violenza dell’occupazione contro il popolo palestinese in generale e i pescatori in particolare.