Gli israeliani riarrestano gli ultimi due palestinesi evasi

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19 settembre 2021

Ayham Kamanji e Monadil Nfeiat avevano cercato rifugio nella città di Jenin nella West Bank occupata dalla loro fuga quasi quindici giorni addietro

Ayham Kamanji fuori dalla casa di famiglia a Kafr Dan, vicino a Jenin, a nord della West Bank occupata, il 7 settembre 2021. È stato arrestato domenica a Jenin (Mee / Shatha Hanaysha)

Le forze israeliane domenica hanno catturato gli ultimi due palestinesi che sono fuggiti da una prigione israeliana ad alta sicurezza, quasi due settimane fa, secondo l’esercito e la polizia israeliana.

I due si erano rifugiati presso uno dei residenti di Jenin nella West Bank occupata.

La fuga di sei prigionieri palestinesi della prigione di Gilboa il 6 settembre è stata descritta come “un grave colpo alla sicurezza e una insufficienza dell’intelligence” dai servizi di sicurezza del paese, ma sono stati celebrati attraverso i territori palestinesi occupati e la assediata striscia di Gaza.

Quattro degli evasi erano stati arrestati la scorsa settimana, dopo che l’esercito israeliano ha inondato di truppe la West Bank occupata e ha organizzato una grande caccia all’uomo, seguita da una incredibile vessazione dei prigionieri palestinesi nelle sue prigioni, in quella che è stata vista come “punizione collettiva” da fazioni palestinesi e Gruppi per i diritti.

Uno di quelli detenuti di domenica è Ayham Nayef Kamanji, 35 anni, che era stato in prigione dal 2006 prima della sua fuga. Aveva subito una condanna a vita sulle accuse di aver ucciso un colono israeliano e di partecipare ad altre attività armate contro gli obiettivi israeliani.

Il secondo è Monadil Yaqub Nfeiat, 26, che era stato in prigione dal 2019 senza accuse.

Entrambe originari di Jenin e sono membri del movimento palestinese armato della jihad islamica.

L’esercito israeliano ha twittato domenica dicendo che i due si erano arresi “dopo essere stati circondati da forze di sicurezza che hanno agito con precisione sulla base di intelligence accurata”.

Attualmente sono stati interrogati, e altri due uomini che li hanno aiutati a rimanere nascosti sono stati arrestati.

Il primo ministro di Israele NAFTALI BENNETT ha salutato l’operazione di arresto come “impressionante, sofisticata e veloce”.

Gli altri quattro fuggiaschi catturati includono Zakaria Zubeidi, un ex comandante di alto profilo dei martiri di Al-Aqsa delle brigate Fatah, Mohamed Qassem Ardah, Mahmoud Abdullah Ardah e Yaqoub Mahmoud Qadri. Erano stati tutti catturati a Nazareth, in Israele, sei giorni dopo la loro fuga.

La fuga dei sei detenuti usando gli strumenti semplici come un cucchiaio per scavare il tunnel fuori dalla prigione di massima sicurezza ha guadagnato lo status di eroe in Palestina e nel mondo arabo.

Un’inchiesta ufficiale è stata lanciata sull’operazione di fuga. Secondo l’avvocato di Mahmoud Ardah, la testa organizzativa dell’operazione e della fuga, l’evasione dalla prigione era stata pianificata per mesi, e lo scavo del tunnel di fuga è iniziato a dicembre.

Ha detto a AFP che Ardah ha usato cucchiai, piatti e la maniglia di un bollitore per scavare il tunnel dall’interno della cella della prigione.

I manifestanti palestinesi hanno tenuto cucchiai durante le dimostrazioni per mostrare solidarietà con le fuga e tutti i prigionieri palestinesi nelle prigioni israeliane.

 

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