27 novembre 2023
“Isn’t it enough?”: Water in Um Al-Khair – International Solidarity Movement (palsolidarity.org)
Agli abitanti dei villaggi di Um Al-Khair è stato ripetutamente impedito di portare le loro pecore a pascolare alla periferia del villaggio. In uno di questi recenti episodi, i coloni hanno attaccato i pastori palestinesi e, insieme alla polizia israeliana e ai funzionari dell’amministrazione civile, hanno affermato che le infrastrutture idriche del villaggio si trovassero su terra di coloni e hanno minacciato di impedirne l’accesso ai residenti di Um Al-Khair.
Umm al-Khair è una piccola comunità di pastori beduini. La sua storia è intrecciata con la storia della Palestina. I suoi abitanti beduini furono costretti a fuggire dalle loro terre ancestrali nel 1948, una pulizia etnica forzata conosciuta come Nakba, una parola in arabo analoga alla Shoah ebraica, entrambi significano catastrofe. Questi rifugiati si sono reinsediati a Um Al-Khair: “il posto giusto”.
A pochi metri da Um Al-Khair si trova Carmel, un insediamento israeliano illegale iniziato nel 1980 e nel 1981. Um Al-Khair è ora circondato su tre lati dall’insediamento, descritto come “un’oasi verde che assomiglia a un sobborgo americano”. Nel frattempo, in netto contrasto, oltre 100 case, molte semplici strutture in lamiera, sono state demolite dall’esercito israeliano a Um Al-Khair, un villaggio abitato principalmente da bambini e giovani. Um Al-Khair è un villaggio di artisti e poeti, che hanno continuamente ricostruito dalle rovine.
Come molte comunità palestinesi vicine, è minacciata di completa cancellazione. La rete idrica ora minacciata è l’unica fonte d’acqua per la popolazione di Um Al-Khair. Secondo le parole di un abitante del villaggio: “Non capisco davvero cosa sia questo maledetto odio. Perché si combatte la gente tagliando loro l’acqua e rompendo la rete idrica?… L’acqua è un diritto di tutti… Nessuno può vivere senza acqua, quindi perché siamo sempre noi a soffrire? Non è sufficiente attaccarci? Non è sufficiente demolire le nostre case? Non è abbastanza per impedirci di ottenere l’elettricità? Non è sufficiente confiscare le nostre terre? Tagliare le reti idriche è un crimine vergognoso e scandaloso. Mi chiedo davvero quando i coloni ci taglieranno l’aria? Se possono, lo faranno”.