18 martiri e decine di feriti nel bombardamento israeliano sul campo di Tulkarem

6 ottobre 2024

18 Martyrs and Dozens Injured in Israeli Shelling on Tulkarm Camp – International Solidarity Movement (palsolidarity.org)

Giovedì 3 ottobre, in serata, l’esercito israeliano ha bombardato il campo profughi di Tulkarm, nel nord-est della Cisgiordania, uccidendo almeno 18 palestinesi in un’unica esplosione.

L’attacco ha preso di mira un famoso bar locale nel quartiere di al-Hamam, distruggendo anche gli appartamenti soprastanti e uccidendo la famiglia di quattro persone che vi viveva, tra cui due bambini piccoli.

Il bombardamento è stato effettuato da un jet F16, un aereo da guerra in grado di volare molto velocemente e cogliere di sorpresa il bersaglio, il che ha anche permesso all’esercito di usare un missile di grandi dimensioni, distruggendo all’istante l’area e seppellendo le vittime sotto pesanti macerie, oltre a smembrare i corpi.

I soccorritori del Civil Defense Team e le squadre mediche palestinesi hanno riferito di aver avuto difficoltà a cercare sopravvissuti sotto le macerie e di aver trovato molte parti del corpo non identificabili che sono state trasferite in scatole all’ospedale.

In pochi giorni, i palestinesi stavano già pianificando di commemorare il massacro del campo profughi di Nour Shams avvenuto a Tulkarem il 22 ottobre dell’anno scorso, in cui sono stati uccisi 12 palestinesi, ma non sapevano che l’occupazione israeliana avrebbe commesso un nuovo massacro con tale orrore poco prima.

Un attivista americano che attualmente lavora in Cisgiordania ha commentato: “Le scene ricordavano il genocidio che infuria ancora a Gaza. In un video pubblicato subito dopo il bombardamento, si vede il corpo senza vita di un uomo appeso all’edificio. Il mio gruppo avrebbe dovuto andare a Nour Shams domani [sabato] per distribuire aiuti al campo, ma ora non possiamo perché la situazione è troppo pericolosa per noi. Questo attacco è stato devastante”.

Sebbene gli attacchi da parte sia dell’esercito israeliano che dei coloni israeliani siano stati costanti nella zona fin dall’anno scorso e anche prima, questo massacro segna una svolta preoccupante in quanto è il primo bombardamento effettuato da un aereo da caccia in Cisgiordania dalla Seconda Intifada, durata dal 2002 al 2005, nonché l’attacco più mortale degli ultimi vent’anni.

Ciò avviene dopo mesi di molestie israeliane che hanno preso di mira il campo profughi di Tulkarem con incursioni, attacchi e assedi, intensificatisi in particolare nel mese di agosto, che ha visto un’operazione militare su larga scala che ha preso di mira sia Tulkarem che Jenin.

Gli attacchi a Tulkarem tendono a essere particolarmente omicidi, poiché questo campo ospita 25.000 rifugiati palestinesi. Gli aerei F16 sono centrali nel genocidio che Israele sta conducendo a Gaza, dove scene come quella vista a Tulkarem giovedì sono all’ordine del giorno.

A Gaza, come in Cisgiordania, i campi profughi sono i principali obiettivi delle incursioni israeliane il cui obiettivo primario è annientare i palestinesi e rendere la loro terra inabitabile. La strategia israeliana rimane quella della distruzione totale come preambolo all’espansione coloniale su terre rubate.

Ci sono già state almeno 701 vittime palestinesi in Cisgiordania dal 7 ottobre 2023, per lo più causate dall’esercito israeliano, il resto dai coloni che sono spesso assistiti e protetti direttamente da loro. Se Israele continua ad aumentare gli attacchi in queste aree, è probabile che questo numero aumenti esponenzialmente nei prossimi mesi, aggravando il genocidio totale dei palestinesi sia a Gaza che in Cisgiordania.

Foto dal sito: International Solidarity Movement – Nonviolence. Justice. Freedom. (palsolidarity.org)

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