25 ottobre 2024
La Harvard Law School ha temporaneamente escluso almeno 60 studenti dalla sua biblioteca a seguito di una protesta pro-Palestina, provocando reazioni immediate e ulteriori dimostrazioni, ha riferito The Harvard Crimson.Gli studenti sono stati informati ieri mattina che il loro accesso alla biblioteca della Harvard Law School sarebbe stato sospeso fino a novembre 2024. Il divieto è arrivato in risposta alla loro partecipazione a una protesta “study-in” in cui gli studenti hanno esposto volantini che condannavano l’attuale assalto di Israele a Gaza.
La protesta è stata organizzata da Harvard Out of Occupied Palestine, il gruppo dietro un recente accampamento di 20 giorni ad Harvard Yard.
In risposta alle sospensioni, più di 50 studenti hanno organizzato un’altra protesta presso la biblioteca, mostrando messaggi sui laptop tra cui “Harvard disinvesti dalla morte” e “Israele ha bombardato di nuovo un ospedale”.
Gli amministratori della facoltà di giurisprudenza hanno tentato di identificare i manifestanti, prendendo di mira specificamente gli studenti con cartelli sui loro laptop. I co-presidenti del governo studentesco della Harvard Law School, Déborah Aléxis e John Fossum, hanno criticato la risposta dell’amministrazione, sostenendo che gli studenti sono stati presi di mira “per aver semplicemente studiato indossando una kefiah o avendo un adesivo palestinese sul computer”. Hanno descritto le politiche spaziali dell’Università come “incomprensibili e indifendibili”.
La repressione fa parte di uno sforzo più ampio da parte di Harvard per limitare le proteste nelle sue biblioteche. L’Università ha recentemente sospeso più di 25 membri della facoltà dalla Widener Library per due settimane dopo una simile protesta silenziosa “study-in” e in precedenza ha bandito 12 studenti universitari per aver organizzato una protesta pro-Palestina nello stesso luogo.
Mentre gli studenti banditi mantengono i privilegi di prestito e l’accesso ad altre biblioteche di Harvard, alcuni hanno riferito di aver perso l’accesso tramite ID alle sale studio in altri edifici del campus.
La protesta si è conclusa con gli studenti che si sono radunati fuori dalla biblioteca, dove hanno cantato “A migliaia, a milioni, siamo tutti palestinesi” prima di disperdersi per frequentare le lezioni. La repressione delle proteste pro-Palestina arriva mentre Harvard affronta un forte calo delle donazioni, principalmente da parte di donatori pro-Israele. Secondo il Financial Times, le donazioni all’Università sono diminuite del 14 percento nell’anno fiscale conclusosi a giugno 2024, scendendo a 1,18 miliardi di dollari da 1,38 miliardi di dollari, con il fondo di dotazione che ha subito il colpo più duro.
Il calo delle donazioni segue le critiche di importanti ex studenti e donatori sulla gestione delle proteste anti-Israele da parte dell’Università. Il gestore di hedge fund, Bill Ackman, ha guidato una campagna che ha portato alle dimissioni della presidente Claudine Gay.