Rabbino americano esposto per aver distorto il Corano per giustificare l’occupazione di Israele

12 marzo 2025

https://www.middleeastmonitor.com/20250312-us-rabbi-exposed-for-misrepresenting-the-quran-to-justify-israels-occupation

Rabbi Shmuley Boteach introduces Democratic Presidential Candidate Robert F. Kennedy Jr. during the World Values Network's Presidential candidate series at the New York Society for Ethical Culture at the Glasshouse in New York City, United States on July 25, 2023 [Fatih Aktaş - Anadolu Agency]

L’eminente rabbino sionista americano Shmuley Boteach è stato criticato per aver affermato falsamente che il Corano sostiene esplicitamente il diritto ebraico alla “terra di Israele”, distorcendo un verso del Corano nel tentativo di inquadrare l’occupazione israeliana della Palestina come giustificata dall’Islam. I suoi commenti, ampiamente condannati come un palese tentativo di manipolare le scritture islamiche per servire gli obiettivi dell’espansione sionista, sono stati rapidamente smantellati dai principali studiosi musulmani.
Fadel Soliman, per esempio, si è affrettato a denunciare l’ipocrisia del rabbino, chiedendosi se ora riconosce il Corano come una scrittura autentica o se sta semplicemente distorcendo le sue parole per servire il suo programma sionista. “Questo significa che ora credi nell’autenticità del Corano? O ci stai solo spiegando la nostra religione?” ha chiesto Soliman sui social media al seguente link:

https://x.com/FadelSoliman/status/1899451138237182326?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1899451138237182326%7Ctwgr%5Eeadef64d9b4f551b575a60b2880e8902b9e714ca%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.middleeastmonitor.com%2F20250312-us-rabbi-exposed-for-misrepresenting-the-quran-to-justify-israels-occupation%2F.

Soliman ha quindi smantellato l’argomento di Boteach, sottolineando che nell’Islam, Dio non tratta con le persone in base alla razza, ma piuttosto sulla fede e la rettitudine. Qualsiasi promessa divina fatta nel Corano era condizionata dalla fede, non dall’etnia. Il Corano non concede alcuna terra come un eterno diritto razziale. Ha inoltre sottolineato che il profeta Muhammad – pace sia su di lui – non era il fondatore dell’Islam, ma il suo messaggero finale, seguendo la linea dei profeti precedenti, tra cui Mosè e Gesù. Come tali, i loro veri seguaci erano tutti considerati musulmani nel loro tempo.
“Preparatevi,” Soliman ha continuato, “TUTTI I LORO SEGUACI ERANO MUSULMANI, compresi i seguaci di Mosè. Quindi ogni promessa fatta da Dio era per i musulmani di quel tempo.” Ha fatto riferimento al Corano 10:84, dove Mosè stesso chiama il suo popolo “musulmani”: “E Mosè disse: ‘O mio popolo, se avete raggiunto la fede in Allah, allora in Lui riporre la vostra fiducia, se siete veramente musulmani’.”
Shmuley Boteach è stato anche chiamato fuori per aver fabbricato la frase “Terra promessa” nella sua traduzione errata del versetto coranico che ha citato. Soliman ha evidenziato come nessuna traduzione del Corano includa questa formulazione, che il rabbino ha inserito convenientemente per adattarsi a una narrazione sionista.

Il dottor Yasir Qadhi, un importante studioso islamico, ha fatto eco a questa critica e ha detto senza mezzi termini a Boteach: “Rabbino, rimani nella tua corsia.” Qadhi ha smantellato l’affermazione che il Corano fornisce diritti perpetui di proprietà agli ebrei sulla Terra Santa, spiegando che mentre Dio ha permesso ai veri seguaci di Mosè di stabilirsi lì, la promessa era interamente condizionata alla loro adesione ai comandamenti divini. Quando hanno ripetutamente rotto quell’alleanza, come documentato nella Torah, la Bibbia e il Corano, Dio ha revocato il loro privilegio e li ha spogliati del loro status di popolo eletto.
Qadhi citò anche Corano 7:128, in cui Mosè stesso dichiara: “Cercate l’aiuto di Dio e siate pazienti. Infatti, la terra appartiene a Dio solo, e Egli la concede a chiunque Egli sceglie tra i Suoi servi. E il risultato finale appartiene al giusto.”
Questo versetto, ha sostenuto Qadhi, confuta ogni nozione di un diritto etnico alla terra e rende chiaro che è la rettitudine, non la stirpe, che determina chi ha il favore di Dio. Ha sottolineato inoltre che coloro che si impegnano in oppressione, apartheid e genocidio non possono essere considerati tra i giusti.

La falsa rappresentazione del Corano da parte del rabbino Shmuley Boteach non è un incidente isolato, ma parte di uno sforzo sionista più ampio per inquadrare l’occupazione israeliana della Palestina come approvata dall’Islam. Questa strategia mira a legittimare l’espansione coloniale israeliana, specialmente tra il pubblico musulmano. Tuttavia, a differenza del Sionismo cristiano, che è stato determinante per il successo globale e la coltivazione del Sionismo, questo approccio non è riuscito a guadagnare trazione nel mondo musulmano.
Il sionismo cristiano ha prosperato in gran parte grazie all’influenza della Bibbia di riferimento Scofield, un’edizione fortemente annotata della Bibbia pubblicata per la prima volta nel 1909. Secondo i commentatori, la Bibbia di Scofield ha giocato un ruolo importante nella formazione della teologia cristiana sionista inserendo le interpretazioni sioniste direttamente nel testo biblico. Riformulava le profezie bibliche per suggerire che l’attuale Israele era il compimento delle promesse di Dio, e che i cristiani avevano il dovere di sostenere il ritorno degli ebrei in Palestina. Questo cambiamento teologico ha portato alla credenza diffusa tra gli evangelici che l’istituzione di Israele non era solo un evento politico, ma anche una necessità religiosa.

By contrast, no equivalent doctrine exists in Islam. The overwhelming consensus among Muslim scholars, regardless of sect, is that Zionism is a colonial ideology that has no legitimate claim in Islam. As seen in this latest controversy, efforts to fabricate Islamic justifications for Israel’s occupation have been thoroughly debunked, reaffirming that Islamic teachings remain firmly opposed to Zionist expansionism.

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