19 marzo 2025 – Palestinian BDS National Committee (BNC)
Il comitato nazionale BDS palestinese ha consultato Ascomare, un think-tank internazionale che fornisce consulenza legale a governi, istituzioni private e ONG, sui doveri degli stati costieri e di bandiera degli stati ai sensi del diritto internazionale e in particolare la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del Mare.
L’opinione degli esperti, di 49 pagine, creata da 11 esperti legali tra cui specialisti di legge del mare di fama internazionale, non lascia spazio al dubbio: i governi devono agire ora per fermare la loro complicità nell’occupazione illegale, dell’apartheid e del genocidio di Israele, compresa la complicità relativa ai trasferimenti marittimi.
Leggi l’opinione legale completa qui (in inglese).
Gli stati costieri devono intraprendere le azioni necessarie nei loro mari territoriali, tra cui l’interruzione o la sospensione del passaggio, contro le navi che trasportano forniture militari o altri merci che assistono Israele nella sua occupazione illegale, apartheid, genocidio o altre violazioni dei principi fondamentali come il diritto all’autodeterminazione dei popoli e il divieto dell’acquisizione di territori con la forza.
Al fine di fermare il passaggio della nave attraverso i suoi mari e la complicità della nave nei crimini di atrocità israeliana (crimini di guerra, crimini contro l’umanità o genocidio), le autorità statali costiere possono fermare o salire a bordo della nave, reindirizzare il suo passaggio, ordinare di lasciare il mare territoriale o impiegare un grado di forza proporzionale e giuridico, se garantito.
Gli Stati hanno giurisdizione sulle navi che portano la loro bandiera, anche quando quelle navi operano all’interno delle acque di un altro stato. Devono esercitare il controllo e far rispettare il diritto internazionale su di loro.
Gli stati di bandiera devono (1) adottare leggi o regolamenti appropriati per vietare di portare la loro bandiera alle navi che trasferiscono illegalmente merci che sostengono la i crimini internazionali di Israele (2) stabilire i quadri amministrativi e i meccanismi di applicazione (3) garantire la supervisione continua e (4) intraprendere un’azione rapida quando sono informati del rischio di non conformità con le norme.
Se gli stati costieri o gli stati di bandiera non riescono a attuare queste misure, devono essere ritenuti responsabili per la violazione del diritto internazionale.
Mobilitiamo la pressione sui governi per sostenere i loro obblighi legali e #BlockTheboat!