Khirbet Susiya, South Hebron Hills: i coloni hanno attaccato il villaggio, colpendo residenti e attivisti e vandalizzando e rubando proprietà. Soldati e polizia hanno arrestato i residenti mentre hanno permesso ai coloni di andarsene

25 marzo 2025

Settler Violence = State Violence | B’Tselem

Lunedì 24 marzo 2025, verso le 18:00, due coloni hanno fatto pascolare un gregge di pecore vicino alle case nel villaggio di Khirbet Susiya. I residenti che li hanno notati hanno avvisato gli altri membri della comunità e diversi residenti si sono radunati vicino alle case e hanno segnalato l’incidente alla polizia.

I coloni hanno condotto il gregge in un campo d’orzo privato vicino alle case, dove è scoppiato uno scontro verbale con i residenti. Pochi minuti dopo, sono arrivati ​​altri cinque coloni mascherati e hanno iniziato a lanciare pietre contro i residenti.

Sono arrivati ​​altri residenti e hanno lanciato pietre contro i coloni nel tentativo di allontanarli. Nel frattempo, sono arrivati ​​altri 10 coloni, alcuni armati di manganelli e altri di armi da fuoco. Il lancio reciproco di pietre è continuato anche dopo l’arrivo di soldati e poliziotti.

I coloni hanno rotto i parabrezza delle auto di due residenti, rotto le finestre delle case, rubato una telecamera di sicurezza e vandalizzato altre proprietà, il tutto in presenza delle forze dell’ordine.

Dopo circa mezz’ora, sono arrivati ​​gli attivisti americani e circa 10 coloni li hanno attaccati con pietre, mazze e pugni. Gli attivisti sono fuggiti verso la loro auto e i coloni li hanno inseguiti, hanno rotto tutti i finestrini e hanno forato uno degli pneumatici.

I soldati hanno poi trattenuto gli attivisti sulla scena per circa 40 minuti, mentre hanno permesso ai coloni di andarsene. Alla fine, le forze hanno arrestato tre residenti del villaggio: Hamdan Ballal, 36 anni, padre di tre figli; Nasser Shreiteh, 50 anni, padre di 17 figli; e Khaled Shinran, 33 anni, padre di quattro figli.

Tutti e tre sono stati picchiati dai coloni e hanno riportato varie ferite. Sono stati trattenuti durante la notte nel cortile di una base militare, a terra, bendati e con le mani legate dietro la schiena.

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