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27 giugno 2025
L’ufficio stampa di Gaza ha accusato Stati Uniti e Israele di aver piazzato stupefacenti nei carichi di aiuti umanitari e di aver gestito centri di assistenza mortali che hanno ucciso oltre 500 palestinesi da maggio.
L’ufficio stampa governativo di Gaza ha condannato fermamente venerdì la scoperta di pillole di stupefacenti all’interno di sacchi di farina distribuiti dai centri di assistenza gestiti da Stati Uniti e Israele.
Secondo Al-Jazeera, l’ufficio ha riferito di aver documentato quattro testimonianze di cittadini che hanno scoperto pillole di ossicodone nascoste in sacchi di farina provenienti da quelli che ha descritto come centri di assistenza “trappola mortale”, noti come centri di assistenza americano-israeliani.
I funzionari palestinesi hanno definito l’incidente un “crimine atroce” che colpisce sia la salute pubblica che la coesione sociale della società palestinese.
L’Ufficio Palestinese ha incolpato direttamente l’esercito di occupazione israeliano, accusandolo di cercare di promuovere la dipendenza e di smantellare il tessuto sociale dall’interno.
I cittadini sono stati esortati a prestare attenzione, a ispezionare accuratamente le scorte alimentari provenienti da questi centri e a segnalare eventuali risultati sospetti.
Dal 27 maggio, Israele e gli Stati Uniti hanno avviato un controverso programma di distribuzione di aiuti attraverso un organismo noto come “Gaza Humanitarian Foundation”, che opera al di fuori della supervisione delle Nazioni Unite e delle agenzie umanitarie internazionali.
L’iniziativa, affermano i critici, pone i palestinesi affamati di fronte a un dilemma mortale: rischiare di essere colpiti o morire di fame.
Testimonianze di soldati e ufficiali israeliani, pubblicate su Haaretz, hanno rivelato che i comandanti hanno impartito ordini diretti di aprire il fuoco sui palestinesi disarmati che si avvicinavano a questi centri di assistenza, pur sapendo che i civili non rappresentavano alcuna minaccia.
Queste ammissioni giungono in un momento in cui sono diffuse le segnalazioni di attacchi israeliani contro civili affamati nei pressi dei punti di distribuzione alimentare.
Secondo il Ministero della Salute di Gaza, almeno 549 palestinesi sono stati uccisi e oltre 4.000 feriti nei pressi dei centri di soccorso e dei punti di raccolta dei camion di cibo dall’inizio del programma.
Philippe Lazzarini, Commissario Generale dell’UNRWA, ha descritto il programma di aiuti come “abominevole” e direttamente responsabile della continua perdita di vite umane.
Le Nazioni Unite lo hanno condannato come “operazione militare israeliana di aiuti umanitari” che viola palesemente gli standard di assistenza umanitaria accettati a livello internazionale.